🍡 Poche cose fatte bene
In rilievo: TikTok è una droga, album infiniti, snowboard e altro
Frequentando internet quotidianamente, e bazzicando nicchie che parlano di creatività, innovazione, business e sviluppo personale, sono esposto ogni giorno a centinaia di stimoli creativi e idee imprenditoriali e il mio cervello sembra essere costantemente alla ricerca dell’intuizione geniale che potrà finalmente svoltarmi l’esistenza.
Solo questa settimana ho pensato che potrebbe essere una buona idea:
aprire una pagina di consigli su esperienze local in Italia
avviare un brand di abbigliamento second-hand personalizzato
aprire uno studio di progettazione per il settore pubblico
E non solo.
Potrei anche scrivere un libro, registrare un podcast, aprire un Airbnb, eccetera, eccetera.
E il fatto è che mi sento sinceramente entusiasta per ognuna di queste idee, e che queste idee sono soltanto quelle che mi sono venute in mente nell’ultima settimana.
Non penso di essere l’unico, comunque.
Oggi siamo tutti più esposti che mai alle vite degli altri, ai loro viaggi avventurosi, ai fantastici risultati che sono puntualmente “thrilled to announce” su LinkedIn, ai loro brand personali che sembrano il frutto di una serie di scelte di vita sempre azzeccate e perfettamente coerenti.
A percorsi che sembrano sempre un po’ meglio dei nostri.
Allora forse basta imitarli.
Prendo la carriera di uno, il profilo Instagram dell’altro, l’idea di business che ho visto su TikTok e quello che dovrei fare secondo i miei genitori.
Li metto insieme, provo a fare tutto, ovviamente mettendoci del mio, e vedo come va.
Qualcosa di buono ne uscirà, e se anche non dovesse uscire potrò comunque provare qualcos’altro attingendo dalla mia lista infinita di ottime idee.
Peccato che la vita funzioni in un altro modo.
Per la precisione, esattamente al contrario.
Il punto è fare poche cose, bene, per tanto tempo.
Se, come me, non hai mai avuto una direzione chiara o un percorso prestabilito, la sfida è almeno doppia:
Devi trovare il modo di sperimentare a sufficienza finché non individui la strada su cui desideri davvero impegnarti nel lungo periodo. Possono volerci anni, o anche un decennio, e quindi se sei nei tuoi 20 devi armarti di pazienza, e se sei nei 30 e più, anche di tanta organizzazione (e qualche energy drink).
Quando inizi a intravedere una strada potenzialmente giusta, non devi farti distrarre dalle nuove opportunità che continueranno a presentarsi. Dopo anni di ricerca, esperimenti e incertezza, sarà difficile rimanere concentrati e restistere al fascino del nuovo.
Bisogna essere disposti a esplorare abbastanza in largo per trovare ciò che fa per noi, e poi concentrarsi in maniera sufficientemente ristretta per trasformarlo in qualcosa di grandioso.
Per il resto, è solo questione di tempo.
—
Nella newsletter di oggi: corpcore, la Silicon Valley europea e il drink di Dua Lipa.
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🔥 IN RILIEVO
I contenuti rilevanti di questa settimana.
TikTok provoca dipendenza in 35 minuti
O in 260 video.
È quello che emerge da uno studio condotto dal colosso cinese e reso pubblico per errore dal Tribunale del Kentucky nei giorni scorsi.
In pratica, 14 stati americani hanno fatto causa a TikTok accusandola di nuocere ai bambini ed essere progettata per creare dipendenza.
TikTok su richiesta del tribunale ha condotto una ricerca sul tema e la ricerca conferma diversi dettagli inquietanti.
La ricerca non è stata gestita con la riservatezza che avrebbe meritato dal Tribunale del Kentucky, tanto che alcuni contenuti sono arrivati sulla scrivania di Kentucky Public Radio che li ha condivisi insieme a NPR nei giorni scorsi.
Vale la pena ricordare che la scorsa primavera gli Stati Uniti avevano minacciato di bannare TikTok se questa non avesse acconsentito a farsi acquistare da una proprietà americana, anche se l’opinione pubblica non era esattamente d’accordo.
L’opinione pubblica potrebbe ora in parte ricredersi, e il tempo ci dirà come si concluderà la storia del ban. Anzi, probabilmente saranno le presidenziali a dircelo: il ban è stato proposto da Biden, Trump è contrario e Kamala Harris non si è ancora espressa.
Comunque andrà, quello dei rischi legati all’uso dei social è un argomento di cui sentiremo (finalmente) parlare sempre di più.
Gotta leak ‘em all
A proposito di leak, la casa produttrice dei giochi Pokémon ha subito il più grande leak della storia dei videgiochi in cui sono trapelate varie cose, tra cui il fatto che il nuovo gioco uscirà per Nintendo Switch 2, che uscirà anche un titolo mmo (massive multiplayer online) e che Typhlosion ha una storia davvero molto strana.
Gli album non finiscono mai
Charli xcx ha pubblicato Brat and it’s completely different but also still brat per continuare a suonare l’album dell’estate anche ora che fa più freddo. Così come Taylor Swift ha pubblicato decine di versioni di The Tortured Poets Department e Future e Metro Boomin sono usciti con We Still Don’t Trust You un mese dopo We Don’t Trust You.
Ecco perché i cicli degli album oggi sono più lunghi che mai.
Business wear batte streetwear
I consumatori stanno progressivamente sostituendo lo streetwear con il "corpcore", ovvero abiti su misura e adatti al business, come blazer, pantaloni gessati e camicie con colletto.
Lo conferma il Luxury Resale Report 2024 di The RealReal ripreso da Highsnobiety che ha spiegato come lo streetwear sia ormai diventato talmente grande da non essere più di tendenza.
Quindi niente, tocca rifare l’armadio.
Vedrai solo snowboard
La leggenda Shaun White vuole trasformare lo snowboard nella nuova Formula 1 lanciando la Snow League, un progetto pensato per portare organizzazione, sponsorizzazioni e uno stile di vita sostenibile a uno sport che sembra davvero pronto per fare il grande salto. Alle spalle ha il fondo Blackstone, quindi non ci vorrà molto prima di sentirne parlare.
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