🛀 Prendere la vita come viene
In rilievo: cosa farà Donald, "scusa se rispondo solo ora", l'umore del mondo e altro
La parte più bella della serie sugli 883 è quando finisce.
Non perché non sia ben fatta, eh. Anzi.
Ma perché quando finisce la storia degli 883 inizia quella di Mauro Repetto, un personaggio diverso da tutto.
Ho approfondito la sua storia e, in sintesi:
lascia gli 883 all’apice del successo
si trasferisce negli Stati Uniti per conoscere una modella di cui si era innamorato
non riesce mai a incontrarla
pubblica un album solista dal titolo Zucchero Filato Nero
non lo ascolta nessuno ma diventa un oggetto di culto per i fan
scrive la sceneggiatura per un film che non verrà mai prodotto
torna in Europa e inizia a lavorare a Disneyland Paris vestito da cowboy nel parco divertimenti
dopo qualche tempo, un manager italiano di Disney lo riconosce e gli trova un posto come Event Executive all’interno dell’azienda, ruolo che occupa ancora oggi
Perché è la parte più bella?
Perché parla di scelte non convenzionali, di una persona che ha rinunciato al successo a cui tutti ambiscono, che ha avuto il coraggio di cambiare tutto e l’umiltà di ricominciare da zero, seguendo l’istinto in totale libertà - oltre ad aver generato una valanga di meme.
E cosa c’è di meglio che vivere la vita prendendola come viene, inseguendo ogni giorno ciò che più ci fa sentire vivi?
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Nella newsletter di oggi: Shark Tank = economia americana, la nuova app di messaggistica per Gen Alpha e, anche se non sei pronto o pronta, “It’s time”.
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Trump ha vinto, e ora?
Alla fine, Trump ha vinto le elezioni ed è diventato il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America.
E dopo essere sopravvissuto a un attentato, aver visto il suo rivale (Biden) ritirarsi per manifesta incapacità di proseguire l’incontro, aver raccolto il favore di Musk e cavalcato l’ondata di disinformazione sul web, era difficile aspettarsi il contario.
E ora che succede?
Dalle deportazioni degli immigrati alla guerra al Made in China, allo stop degli aiuti all’Ucraina, all’amore per il petrolio, il controllo dei media e la deregolamentazione delle nuove tecnologie, il punto della situazione fatto dal New York Times.
Nel frattempo, i sostenitori di estrema destra di Donald Trump celebrano la sua vittoria con meme violenti e richieste di esecuzioni.
Per capire gli Stati Uniti, guarda Shark Tank
A proposito di USA, c’è un programma tv che più di tutti è in grado di riassumere l’economia americana.
Va avanti da 15 anni e sicuramente già lo conosci: si chiama Shark Tank ed è quello in cui aspiranti imprenditori e startupper presentano la loro idea agli “squali” per raccogliere i loro investimenti.
Ne hanno fatto anche una tristissima versione italiana che è durata la bellezza di 3 puntate nel 2015, ma non è questo il momento di parlarne.
È più interessante invece analizzare come Shark Tank sia lo specchio dell’economia americana: basta guardarlo per comprendere l’evoluzione delle tendenze di consumo, l’enfasi sulla possibilità di commercializzazione su larga scala, l’importanza della self-promotion, il sempreverde mito del Sogno Americano ma anche gli ostacoli nel riuscire a ottenere fondi per finanziare le proprie idee.
Perché se davanti agli squali può arrivare chiunque abbia una buona idea e tanta determinazione, dietro le quinte sono in pochi gli imprenditori che raggiungono il successo che lo show fa sembrare possibile.
Amo i miei amici, ma ignoro comunque i loro messaggi
Le amicizie moderne sono in gran parte mediate da messaggi, social media e altre forme di comunicazione digitale.
Se da un lato questi strumenti ci offrono la gioia di rimanere in contatto, dall’altro contribuiscono anche a sentimenti di stanchezza, ansia e perdita di concentrazione.
E allora ignoriamo le notifiche, le teniamo in sospeso e ci ripresentiamo dopo qualche tempo con un “scusa se ti rispondo solo adesso…”
Una bella riflessione di Maggie Lange su Bustle.
Le persone stanno spendendo un sacco di soldi per imparare a creare contenuti
Il mondo della creazione di contenuti sta diventando una vera e propria industria, con corsi e masterclass che promettono di farti arrivare (o meglio, posizionare dagli algoritmi) nell’olimpo dei creator.
L’umore del mondo? Vulnerabile e impaurito
Lo afferma l’11esimo Future Risk report di Ipsos e AXA che ha intervistato 19.000 persone e 3.000 esperti in tutto il mondo rivelando una crescente sensazione di ansia (maddai?).
La causa? Una poli-crisi apparentemente senza soluzione.
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