⭐️ La tua nuova emoji preferita
In rilievo: i meme definiscono le stagioni, i concerti costano troppo e altro
Domenica scorsa è ufficialmente iniziato l’autunno, la stagione delle tisane e delle serie tv con una copertina sul divano.
O forse no?
“L’unica costante è il cambiamento” è diventata una frase mainstream e osservare il ciclo naturale delle stagioni è il modo migliore per ricordarci quanto sia vera.
Ma cosa succede se anche queste diventano inaffidabili?
Qui trovi una bella lettura sul modo in cui le stagioni stanno cambiando e sulla nuova normalità a cui dovremo abituarci.
Nella newsletter di oggi: le nuove emoji (e chi le decide), il flirt tra Elon Musk e Giorgia Meloni e perché gli uomini commentano i siti porno.
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Se i meme definiscono le stagioni
L’estate che si è appena conclusa è stata la “Brat Summer”, l’estate delle giovani donne che desiderano vivere una vita all’insegna della leggerezza, dell’edonismo, del divertimento, possibilmente senza reggiseno.
Charlie XCX, che l’ha inaugurata con il suo album Brat dello scorso giugno, ne ha celebrato la conclusione con questo post Instagram. Se invece “Brat Summer” non ti dice niente, dai un occhio a questo articolo.
Ad ogni modo, qualcuno collegherà per sempre questa estate a un meme, e dopo la Brat Summer è tempo di spooktober, Demure Fall e così via, in un calendario sempre più scandito da hashtag di tendenza, piani editoriali e fenomeni della cultura pop.
Tra lavoro da casa e ritorno in ufficio vince il lavoro in co-working vicino casa
Il lavoro flessibile è uno dei più grandi cambiamenti sociali della nostra epoca e sta vivendo una lunga fase di sperimentazione.
Al momento abbiamo capito che le persone non amano passare tempo nel traffico nel tragitto casa-lavoro, ma allo stesso tempo non sono grandi fan del lavoro in completa solitudine da un ufficio domestico.
Per questo motivo, una soluzione sempre più gettonata è quella di lavorare dagli spazi di co-working nelle loro piccole città o periferie, dove possono socializzare con altri lavoratori d'ufficio che la pensano allo stesso modo e che negli ultimi anni hanno abbandonato la grande città.
Questa soluzione non sta facendo bene solo a lavoratori e aziende, ma anche alle piccole attività locali, incluse caffetterie, ristoranti e servizi come le palestre che stanno prosperando e che si stanno moltiplicando.
A perderci sono le grandi città, a causa di quello che Arjun Ramani & Nicholas Bloom hanno chiamato Effetto Ciambella, e le grandi aziende che vi risiedono sono dalla loro parte.
Ecco perché questo sarà l’anno del grande mandato al ritorno in ufficio, inaugurato da big come Amazon e UPS, tra le altre, e che qualcuno già descrive come un grande errore.
Il tempo ci darà il suo verdetto. Quel che è certo è che il lavoro ibrido è qui per restare.
Nel 2025 arrivano 8 nuove emoji
Le emoji hanno rivoluzionato la comunicazione online, consentendoci di superare le barriere linguistiche e di utilizzare l'immagine di una pizza invece di digitare faticosamente la parola "pizza".
Il prossimo anno il nostro vocabolario si allargherà con una nuova serie di emoji che ti piacerà particolarmente se: hai l’anima spezzata, vivi su una piccola isola nella Manica e/o ti piacciono i tuberi.
Forse saprai che le decisioni sulle nuove emoji vengono prese da Unicode, organizzazione senza scopo di lucro che supervisiona gli standard universali per i caratteri informatici.
Ma sapevi che le emoji si possono sponsorizzare? Google ad esempio sponsorizza l’emoji dell’hamburger 🍔, IBM quella della nuvola ☁️, e Ballantine’s ovviamente il bicchiere di whiskey 🥃. La lista completa la trovi qui.
Le aziende lo fanno per sostenere l’organizzazione, ma soprattutto per scopi pubblicitari, ottenendo nome e link al proprio sito pubblicati nella pagina degli sponsor sul sito di Unicode. E poi la donazione è deducibile dalle tasse…
E tu quale emoji vorresti sponsorizzare?
Questo film è stato girato interamente con un iPhone 15
Si tratta di 28 Years Later, il nuovo capitolo della saga zombie di Danny Boyle, è costato 75 milioni di dollari ed è il più grande film di sempre ad essere girato esclusivamente con un iPhone. In particolare, un iPhone 15 pro max dotato di una gabbia di alluminio per agganciare diversi tipi di obiettivi.
I concerti ci fanno sentire sempre più in colpa
Se anche tu hai la sensazione che i concerti abbiano raggiunto prezzi folli, beh, sappi che non è una sensazione.
Per vedere Kanye West riprodurre la sua playlist sono 150€, per la reunion degli Oasis 600€ e per Taylor Swift 1000.
E lo sport non è da meno. 100€ per una partita di Champions, 500 per la finale dell’ATP di Roma, e così via.
Gli esperti la chiamano “funflation” - crasi tra fun e inflation - nata dalla voglia di ricominciare a divertirci dopo la pandemia e irrimediabilmente peggiorata dal dynamic pricing.
E mentre spendiamo sempre di più per i nostri eventi preferiti, ci sentiamo sempre più in colpa, perché quello che non è mai aumentato nel frattempo è il nostro stipendio.
È vero, a differenza dei beni materiali, quelli esperienziali hanno un valore intrinseco che non si esaurisce nel consumo e che rimane con noi negli anni a venire sotto forma di ricordi, crescita personale e molto altro.
Lo abbiamo visto anche in una puntata della vecchia edizione di Relevant in cui parlavamo di spendere tutti i nostri soldi prima di morire.
Ma in un periodo storico in cui, tra solitudine in aumento e tempo libero in declino, le esprienze sono sempre più vitali, forse le istituzioni dovrebbero iniziare a intervenire.
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Se questa edizione di Relevant ti sta piacendo, fallo sapere alle persone che conosci. Ci aiuti a crescere e (a differenza dei concerti) a te non costa nulla!
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